Ronald Weinland

4 ANNI E MEZZO STRAORDINARI – 1ma Parte

Questo nuovo post verrà scritto in due parti, visto che c’è troppo da comunicare in un solo post. Dio continua a rivelare una maggiore comprensione e chiarezza su tutto ciò che abbiamo vissuto negli ultimi 4 ½ anni nella Chiesa e nel mondo.

Stiamo vivendo i tempi profetici più intensi di tutta la storia umana, ma il mondo è totalmente ignaro di ciò che sta avvenendo. Perfino il corpo che fu disperso dopo l’apostasia si trova in una profonda oscurità per quanto riguarda le realtà di ciò che Dio sta operando in questo momento.

Quasi un terzo della Bibbia contiene profezie, e la stragrande maggioranza di esse concernano questo tempo della fine. Noi l’abbiamo vissuto questo questo periodo di tempo, e più si avvicina il ritorno di Cristo come Messia del mondo, tanto più intenso l’adempimento degli eventi profetici diventerà. Abbiamo imparato, e stiamo tuttora imparando, che molto di ciò che è profetico per questo tempo della fine concerne innanzitutto la Chiesa di Dio. Questi eventi passano completamente innavertiti per il mondo. Eppure gli eventi principali, prossimi ad accadere nel mondo, saranno visti da tutti. Abbiamo già visto la maggior parte delle cose che sono state profetizzate sulla Chiesa, e vedremo tutto quello che è stato profetizzato sul mondo.

Come risultato di tutto ciò che abbiamo vissuto negli ultimi 4 anni e mezzo, Dio sta adesso rivelando di più su cosa perché abbiamo vissuto le cose nel modo che le abbiamo vissute. C’è ancor più da capire sulle profezie di Daniele e sull’enormità degli eventi profetici che abbiamo appena attraversato. Per spiegare questo nella sua interità, questo messaggio viene diviso in due parti. La maggior parte di questo post farà da sfondo e da base per capire ciò che Dio ci sta adesso rivelando più appieno mentre progrediamo da Pentecoste a Pentecoste – fino al ritorno di Gesù Cristo.

Imparando Da Una Esperienza Personale
Poco dopo che fui battezzato nella Chiesa di Dio, mi trasferii per alcuni mesi a Wichita, nel Kansas, per poter allontanarmi dall’influenza dei miei precedenti amici e dal tipo di vita sfrenata, fatta di feste, che avevo vissuto all’università fino all’età di 19 anni. Dopo il mio battesimo, appena dopo l’estate del 1969, ritornai all’università per iniziare il mio ultimo anno, ma avendo appena ripreso gli studi mollai tutto rapidamente, perché sapevo che dovevo separarmi da quell’ambiente del mio passato. Fu allora che decisi di andare in un’altra città nel Kansas per trovare lavoro, e di non fare ritorno all’università fino a quando non sarei stato sufficientemente forte per voltare le spalle al mio passato.

Trovai subito lavoro ed un posto da vivere. Ogni Sabato mi riunivo con con una congregazione di oltre 500 persone della Chiesa Universale di Dio. Questo in se stesso fu per me un’incredibile esperienza, giacché avevo fatto tutte le scuole secondarie in un paese di circa 100 persone. Era lì, a Wichita, che fui invitato a partecipare in un club di oratoria esclusivo, fondato da Herbert W. Armstrong per gli uomini nella Chiesa che volevano migliorarsi attraverso questo mezzo. Il club venne modellato sullo stile di altri club di oratoria , club di auto-miglioramento ed i Rotary Club, ma fu adattato alle esigenze particolari della Chiesa a quel tempo. C’erano 12 discorsi che uno poteva dare prima di poter laurearsi dal club. C’erano anche molte altre opportunità per esprimersi, tra cui la discussione su argomenti relativi agli avvenimenti mondiali, la vita familiare, le scritture e la dottrina.

Questo Spokesman Club (club d’oratoria) era molto intimidatorio per un giovane che a quel tempo era pieno di orgoglio, soprattutto quando di fronte ad altri 29 uomini (massimo d1 30 in un club) da tutti i ceti sociali che io non conoscevo ancora, e alcuni dei quali avrebbero avuto la responsabilità di criticare il mio dire. Il primo discorso era un “rompighiaccio” in cui si doveva stare in piedi davanti al gruppo per cinque ai sette minuti e dare un resoconto della propria vita. Quando fu il mio turno di stare in piedi e di dare il mio discorso, ero così nervoso, pietrificato e spaventato da questa esperienza che la mia bocca divenne talmente secca, al punto che a volte la mia lingua rimase attaccata al palato. Riuscii a portare a termine il discorso; tuttavia, una delle cose rimaste impresse nella mia memoria era come mi sentii riguardo ciò che potevo dire su di me. Non pensai che ci fosse qualcosa di interessante, di eccezionale, o importante che potevo condividere con loro. Invece, sentii che sarebbe stato piuttosto ordinario e noioso.

Quando ripenso a questa esperienza adesso, penso a quanto ancora avrebbe potuto essere detto e l’emozione con la quale avrebbe potuto essere raccontato. Nel vivere la nostra vita, sembra che la maggior parte del tempo ci sembra di pensare che essa sia molto comune e che non ci sia nulla di eccezionale di poter condividere con gli altri, se ci trovassimo in un tale ambiente in cui poterlo fare. Eppure, spesso reagiamo in modo diverso nell’ascoltare gli altri, e spesso siamo stati ispirati da qualcuno che ci racconta della sua chiamata.

Man mano che cresciamo spiritualmente, arriviamo a vedere più a fondo le vite extra-ordinarie che Dio ci ha benedetti di vivere nella Sua chiamata. Veniamo a capire quanto rare tali esperienze sono state nel corso degl ultimii 6000 anni dell’umanità. Diventiamo più entusiasti nel vedere quanto siamo stati benedetti di poter sperimentare come Dio ci ha portato al punto in cui ci troviamo, nella trasformazione del nostro modo di pensare, da quando siamo stati chiamati. Spesso ci meravigliamo sulle ricchezze che ci sono state date circa la conoscenza di Dio e del Suo piano, come pure sulla comprensione e la saggezza che abbiamo la fortuna di derivarne da questo. Siamo sempre più in grado di vedere il livello di miseria e di servitù in cui si trova questo mondo, a causa della sua confusione e della sua ignoranza di Dio.

Il processo di come noi cambiamo e cresciamo nella fede, nel carattere, nella convinzione, nella verità, in un amore e cura più grande per gli altri, insieme ad una comprensione e saggezza che acquisiamo nel corso del tempo, non è affatto una cosa ordinaria, ma coinvolge la straordinaria esperienza della dimora della vita stessa dell’Eterno Autoesistente Dio e di Suo Figlio in noi. A volte questo può cominciare a essere dato per scontato e visto come normale, e questo è un approccio molto pericoloso. Prendere una cosa del genere per scontato può accadere se una persona comincia a dimenticare la maestà della propria chiamata, ed il modo in cui Dio le ha insegnato la Sua verità.

Ho raccontato tutto questo perché ancora non comprendiamo del tutto la grandezza di ciò che la Chiesa di Dio ha sperimentato nel corso degli ultimi 4 anni mezzo, ma è proprio questo che Dio ci sta rivelando. È stata una difficile e grande lotta a volte, specialmente nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Non è rientrato nel disegno di Dio che questi 4 anni e mezzo dovevano essere facili a vivere, particolarmente nel periodo più breve, con il livello di difficoltà aumentando quanto più si procedeva in quel periodo di tempo. Attraverso un processo fortemente accelerato, che è stato condensato in un periodo di tempo più breve, la Chiesa di Dio ha sperimentato un livello di apprendimento, di test, di prove, di formazione e di cambiamento che ha spesso necessitato una vita intera per gli altri in passato.

Ciò che noi viviamo nella Chiesa di Dio una volta che siamo chiamati, o ci farà oppure ciromperà, e questo dipende dalle scelte che facciamo in risposta all’offerta di Dio di fare (creare) qualcosa di veramente grande in noi. Ci sono stati tutti i tipi di prove e di test intensi che abbiamo vissuto in tutto questo periodo, ma questo è meravigliosamente unico alla Chiesa di Dio in questo momento stesso del tempo della fine.

Non c’è MAI stato un momento come questo per il popolo di Dio. Ci viene chiaramente detto che tutto il popolo di Dio ha dovuto passare attraverso grandi tribolazioni per entrare nel Regno di Dio, ma il proposito di questi ultimi 4 anni e mezzo è stato quello di servire come una testimonianza unica del grande potere di Dio nella creazione di Elohim. Dio ha fatto questo (creando Elohim) per 6000 anni con i 144 000, ma questo periodo è una ”testimonianza unica” di un processo progressivo nel corso del tempo, fino ad oggi, del Suo potere creativo nella Sua realizzazione di Sion – nella Sua operaper la causa di Sion.

Quindi, quali sono le vostre esperienze che hanno sollevato qualche dubbio, delle domande o causato angoscia negli ultimi 4 anni e mezzo per quanto riguarda come Dio vi ha condotto attraverso la Sua Chiesa, e ciò che vi è stato insegnato – o cosa avete imparato come risultato? Queste sono le cose che hanno reso gli individui spiritualmente ben più maturi o hanno portato alla loro distruzione spirituale – è tutto una questione di scelte personali e individuali.

L’Opera di Dio
Quando siamo chiamati all’inizio da Dio, noi semplicemente non afferriamo l’enormità e l’importanza di questa singolare chiamata. Mentre ci sviluppiamo spiritualmente, cominciamo a vedere l’importanza e la grandezza dell’essere stati chiamati dall’Eterno Dio stesso. Possiamo poi iniziare a crescere sempre di più in segno di gratitudine e riconoscenza, quando più vediamo come siamo veramente benedetti. E ‘in questo modo che noi verremo a capire molto più a fondo ciò che abbiamo vissuto nel corso degli ultimi 4 anni e mezzo di straordinario lavoro che Dio ha svolto nella sua Chiesa. In questo post, inizieremo a vedere solo un poco di questo grande processo, e mentre continuiamo a maturare, potremo vedere molto più chiaramente quanto grande e sorprendentemente unica è stata questa esperienza. Questo avverrà esattamente nella stessa maniera nella quale siamo potuti arrivare a comprendere più profondamente l’importanza e l’opportunità della nostra chiamata.

Quindi, come possiamo arrivare a comprendere più a fondo questa esperienza e la sua importanza nel piano di Dio, adesso, poco prima che il Suo Figlio venga instaurato come Re dei re? Dio ce lo dice! Egli sta condividendo con noi ciò che ha fatto, e noi aumenteremo nella nostra capacità di capire quanto emozionante sia questa esperienza che abbiamo vissuto, in una fase molto significativa della grande controversia di Dio su Sion.

Otto Mesi Prima
Prima di iniziare a concentrarci sulla nostra esperienza negli ultimi 4 anni e mezzo, e su quelle cose che Dio vuole che noi si veda con maggior chiarezza riguardo alla Sua opera nella Chiesa, faremo due passi indietro agli inizi del mese di febbraio del 2008. Fu in questa data che la fase alla quale Dio ci stava conducendo cominciò ad essere impostata. A quel tempo, c’erano cose importanti che Dio stava rivelando che avevamo bisogno di imparare, ma non rivelò tutto in una volta. Perché? Dio avrebbe potuto farlo, ma c’è uno scopo importante perché Egli non lo ha fatto. La maniera in cui Dio ci guida mette a prova la nostra obbedienza e fedeltà verso Lui.

Mentre ci avvicinavamo a febbraio del 2008, la distribuzione del libro 2008 – La Testimonianza Finale di Dio stava appena cominciando a crescere veramente. A questo punto nel tempo, avevamo creduto che Gesù Cristo stava per ritornare nell’autunno del 2011, al tempo della Festa delle Trombe. Tuttavia, in alcuni sermoni prima e dopo questo, avevo dichiarato che c’era ancora un periodo di sei a nove mesi che non era ancora del tutto chiaro riguardo ai tempi – c’era ancora qualcosa che mancava. Anche se mi era stato dato di sapere questo, non avevo ancora capito cosa significava.

A partire dal giorno di Pentecoste del 2008, Dio iniziò a rivelare di più. La tempistica di tutto stava per cambiare, quando Dio cominciò a rivelare che l’importanza del momento dell’offerta dei pani agitati aveva lo stesso tipo di importanza del momento dell’offerta del Covone, che Gesù Cristo adempì alla perfezione, in accordo con il tempo di Dio.

Mi fu comunicato all’epoca, che l’importanza di questa conoscenza e il cambiamento che avrebbe avuto sulla nostra comprensione della tempistica delle cose, doveva essere trattato nel sermone che sarebbe stato dato nel Giorno delle Trombe di quell’anno. Questo fu emozionante perché adesso rientrava in “sequenze di tempo” che si allineavano con delle date importanti precise, mentre prima questo non era stato così. Questo verrà esaminato più attentamente quando inizieremo a concentrarci sui 1335 giorni di Daniele.

Pertanto, ben prima che si fosse entrati nei 3 anni e mezzo di testimonianza, questo cambiamento di date stava già causando sconvolgimento, degli interrogativi, e un grande dubbio nella mente di molte persone nella Chiesa di Dio, perciò Dio ci elargì misericordia e rivelò delle lezioni importanti che dovevano essere apprese a quel tempo, prima di entrare nell’era della “testimonianza finale.” Nella Sua misericordia, Dio mi comunicò che era importante che il sermone che era stato preparato per la Festa delle Trombe fosse invece dato ai primi di giugno. Quel sermone fu dato in anticipo, e fu accompagnato da correzione che Dio diede in merito a tali atteggiamenti di dubbio e resistenza su come Egli stava conducendo la Sua Chiesa. Se quel sermone non fosse stato dato in anticipo, Dio aveva rivelato che ci sarebbero stati molti che non sarebbero sopravvissuti spiritualmente fino alla Festa delle Trombe. Ma Dio stava preparando la Chiesa per un importante periodo di tempo che stava al punto di entrare.

Quindi, in quel sermone, Dio rivelò che Cristo non sarebbe ritornato in una Festa delle Trombe, ma in un Giorno di Pentecoste. Questo fu un momento cruciale per il piano di Dio per quanto riguarda il compimento della offerta dei pani agitati che vengono offerti davanti a Dio, rappresentando la Sua accettazione dei 144 000. Questo fu della stessa importanza come l’accettazione del covone durante i Giorni dei Pani Azzimi, che Gesù Cristo adempì. Noi poi cambiammo le date della precedente comprensione dei tempi, non appena Dio rivelò la verità sul ritorno di Cristo in un giorno di Pentecoste. Come risultato di questa comprensione, l’inizio dei 3 anni e mezzo di testimonianza fu ritardato di quasi 8 mesi, verso la fine piuttosto che all’inizio del 2008.

A partire dal 2 febbraio 2008, eravamo al punto in cui avevamo creduto che l’inizio della profezia di Daniele dei 1335 giorni era appena iniziata. Mentre continuiamo avanti, alcuni potranno perdersi un poco in tutte le date che verranno menzionate, ma le date non sono così importanti, in paragone al “grande quadro” contenuto in questa storia completa, e quello che possiamo e dobbiamo imparare da esso.

Due Mezzi Tramite i Quali Dio ha Guidato la Sua Chiesa
Mentre continuo a spiegare parte di questa storia recente, c’è qualcosa di vera importanza che è necessario che io condivida con voi, perché è solo in giorni recenti che sono arrivato a capire più a fondo questo processo. Questo coinvolge due maniere su come Dio ha operato tramite me. Quanto più voi vedete come Dio ha operato per rivelare le profezie e come Dio ha insegnato alla Sua Chiesa, tanto più arriverete ad apprezzare la maniera in cui Egli ci ha guidato.

Mentre stavamo progredendo nei 3 anni e mezzo di testimonianza, gli eventi non stavano avendo luogo al punto che era stato anticipato per questo periodo. Arrivò il momento nel corso di questo periodo di tempo, dato che questa anticipazione non si era materializzata, unita al fatto che non avevamo visto l’avverarsi degli eventi della Seconda Tromba, che io condivisi una mia convinzione personale in materia. C’era molta gente estranea che cercava di trovare degli errori in quello che la Chiesa di Dio stava insegnando e stava ridicolizzando il fatto che gli eventi delle Trombe non si erano verificati. Io allora dichiarai che se nulla di ciò che era stato scritto nel libro si sarebbe verificato, che io avrei ammesso di non essere un profeta e che sarei andato davanti a Dio e mi sarei gettato davanti al Suo trono di misericordia in pentimento, cercando il Suo consiglio e la Sua guida. Tuttavia, ero convinto che quello che era stato scritto nel libro era stato ispirato da Dio. Non considerai il “se” una realtà.

Qualche tempo dopo, arrivai ad una convinzione ancora più profonda per quanto riguarda il mio rapporto con Dio e Cristo, e condivisi questo con la Chiesa. Questo era che, anche se io non ero un profeta, cosa che ero ancora totalmente convinto di essere, io ero senza dubbio un apostolo. La prova era da trovarsi in tutte le verità che Dio aveva dato attraverso di me. Dio mi stava rafforzando nel mio ruolo e nella commissione che mi aveva dato. Dio mi rivelò e mi convinse ancora più profondamente che ero non solo un profeta, ma più importantemente, che ero un apostolo alla Sua Chiesa del tempo della fine.

Come risultato di questi eventi e il potere convincente di Dio, Lui mi ha portato a capire più chiaramente come ha operato in e attraverso di me. La maniera in cui Dio opera attraverso un profeta e un apostolo e differente. Il loro compito e la loro funzione non sono gli stessi. L’unico a cui posso fare un paragone è l’apostolo Giovanni. Innanzitutto, Giovanni è stato un apostolo. Più tardi nella sua vita, Dio lo usò come profeta tramite il quale Egli diede il Libro dell’Apocalisse. Giovanni vide chiaramente la distinzione attraverso quello che aveva vissuto. Sapeva fin dall’inizio che era stato chiamato per essere un apostolo.

Questo non fu affatto simile alla mia esperienza. Non c’era mai stato un momento in cui mi sarei remotamente considerato un apostolo. Questa era una delle cose più lontane dal mio pensiero, perché so che avrei considerato una tale cosa una presunzione orribile. Anche quando arrivò il momento di scrivere il primo libro, quando Dio mi stava rivelando che dovevo dichiarare che ero Suo profeta per il tempo della fine, resistii per un bel po’ di tempo e disputai non poco con Dio su questo.

Tuttavia, dal momento che Dio ha ristabilito il residuo della Sua Chiesa nella Pentecoste del 1998, Dio si è servito di me come Suo apostolo alla Chiesa. Però Egli mi tenne gli occhi chiusi a questo fatto fino all’ultima parte di quei 3 anni e mezzo di testimonianza. Fu allora che lo annunciai alla Chiesa, perché questo fu messo in evidenza da tutte le verità che Dio aveva dato per mezzo di me. Così iniziai vedendo come prima cosa che ero un profeta, quando in realtà ero già un apostolo ben prima di questo.

Lo scopo per menzionare tutto questo, è perché io opero in modo diverso a seconda di quale ruolo Dio mi ha dato di svolgere in un detto momento nel tempo. La funzione e il lavoro di ciascuno, apostolo o profeta, sono differenti. Questo è qualcosa che sto solo adesso finalmente arrivando a vedere e capire con chiarezza. È qualcosa che Dio devedare perché uno lo possa vedere, ed è quello che Egli sta facendo adesso.

Anche se ho scritto il libro 2008 – La Testimonianza Finale di Dio, non ho capito tutto ciò che è stato scritto. Dio mi ha ispirato a scrivere delle cose che concernano degli eventi profetici, ma come con tanti dei profeti, non ho capito tutto quello che mi ha dato. Nel tempo di Dio e secondo il disegno che Lui sta realizzando, Egli rivela sempre di più sugli eventi profetici che mi ha ispirato a scrivere.

È per via di questo che io non sempre so o capisco ciò che Dio mi ha dato che è profetico. Poi, come apostolo e ministro, ho insegnato su quelle cose che Dio mi ha rivelato come profeta. Il compito di un profeta (la funzione) non è come quello di un apostolo. Un profeta semplicemente scrive o parla quello che Dio gli ha dato, e non spiega o elabora su di esso; tuttavia, un apostolo sì insegna ed espone la verità, la dottrina e le profezie alla Chiesa.

Herbert W. Armstrong insegnò sulla verità riguardante la profezia circa le nazioni moderne di Israele, quando Dio gli diede la conoscenza di chi erano. Dio gli aveva dato la “Chiave di Davide” (Apocalisse 3:7), che aveva a che fare con l’identità di queste nazioni e l’identità della monarchia che è discesa dal Re Davide e che segue esistendo fino al giorno di oggi, e che è ancora considerata avere una certa autorità in Efraim (Regno Unito). Molti degli insegnamenti durante quel periodo di Filadelfia sugli eventi profetici per il tempo della fine erano incentrati sulla conoscenza dell’identità delle moderne nazioni di Israele. Quegli insegnamenti erano basati su quello che era conosciuto a quel punto nel tempo della “verità presente” in possesso del Sig. Armstrong.

Paolo, apostolo di Dio, , conosceva le profezie e la promessa del ritorno di Gesù Cristo come Messia, ed egli parlò di questo nel contesto che sarebbe accaduto nel corso della sua vita. Ma, più tardi, Dio gli rivelò che sarebbe stato per un tempo più lontano nel futuro.

Questo dà un certo contesto per meglio capire come Dio ha operato nella Sua Chiesa. A seguito di alcune cose che ho dichiarato in sermoni, ci sono persone che hanno gioito in quello che loro credono provi che io non sono un profeta. Eppure, questi individui non hanno alcuna comprensione del lavoro e la funzione di un profeta o un apostolo. Francamente, queste stesse persone mi rifiuterebbero in ogni caso che io sia l’uno o l’altro senza alcuna cosiddetta “prova.” È ovvio che non importa quello che gli altri pensano o credono su queste cose, ma quello che conta è che il popolo di Dio conosca e capisca le differenze. Tale comprensione porta ad un migliore apprezzamento della maniera in cui Dio opera nella Sua Chiesa.

Ritornando a Febbraio del 2008
Il primo Sabato del mese di febbraio del 2008, diedi un sermone dal titolo, “I 144 000 sono sigillati!” Questo sermone era basato su ciò che Dio mi aveva appena rivelato sui tempi nella profezia di Daniele, circa i 1335 giorni. Perfino adesso, Dio sta rivelando più cose che non abbiamo conosciuto. Le cose che mi furono rivelate allora, e quelle cose che mi stanno essendo rivelate in maggior dettaglio adesso, mi sono state rivelate in qualità di profeta di Dio.

Tuttavia, il sermone che diedi in quel giorno, lo diedi in qualità di apostolo. Queste differenze vengono sottolineate in modo da poter riuscire a vedere più chiaramentecome Dio ha guidato la Sua Chiesa e perché ha anche permesso che noi si arrivasse a certe conclusioni su certe cose che non erano del tutto esatte – soprattutto nei tempi. Fu in base ad un disegno e un obiettivo preciso di Dio che all’apostolo Paolo fu permesso di credere che Gesù Cristo sarebbe tornato durante la sua vita. A proposito, cosa credete voi possa essere stato l’obiettivo di Dio in questo?

Il tema di quel sermone era circa il suggello dei 144 000, che era basato su ciò che Dio stava allora rivelando sul significato dei 1335 giorni di Daniele. Questa rivelazione mi fu data come profeta. Questo era un semplice fatto! Fu la rivelazione del significato dei 1335 giorni che rivelò il suggello dei 144 000 nel Libro dell’Apocalisse.

Tuttavia, la mia parola ( il mio predicare) e il mio insegnamento nel sermone fu nella funzione di apostolo. Come apostolo, basai ciò che diedi nel sermone su quello che fu dato profeticamente sul significato della profezia dei 1335 giorni e sulla “verità presente” che avevamo all’epoca. Quella verità presente era che Gesù Cristo sarebbe tornato in una Festa delle Trombe. Una verità presente supplementare era che Dio aveva rivelato che la Sua testimonianza finale doveva iniziare nel 2008, cosa che mi fu rivelata come semplice fatto, nella mia funzione di profeta.

Ci sono alcune dichiarazioni dirette che feci in quel sermone, in qualità di apostolo, che non erano corrette – non per il 2 febbraio 2008. Fu dichiarato, “Questo viene dato solo mediante rivelazione e per nessun altro mezzo. Permettetemi di dire questo in un altro modo. Questo è dato per rivelazione profetica e nessun altro mezzo “.

In effetti, ciò che mi fu rivelato in relazione ai 1335 giorni di Daniele circa il suggello dei 144 000, fu una rivelazione profetica data a un profeta. Questo è stato un semplice fatto. Tuttavia, in funzione di apostolo, la mia responsabilità di predicare su questo era basata sulla conoscenza che avevamo nella Chiesa a quel punto nel tempo – la presente verità. La rivelazione che i 1335 giorni di Daniele avevano a che fare con il suggello dei 144 000 mi fu data quel venerdì sera, poco prima che dessi il sermone il giorno successivo. La mia conclusione fu basata sulla convinzione che Cristo tornasse nella Festa delle Trombe del 2011, e il fatto (rivelato profeticamente) che il 2008 era l’anno in cui la testimonianza finale di Dio sarebbe iniziata. Ma la mia conclusione era sbagliata.

Questo esempio viene dato per mostrare che c’è un disegno nel processo che Dio utilizza per guidare il Suo popolo, e i diversi mezzi con cui lo fa.

La Fede e Giudizio Giusto
Dio non ci dà tutta la verità che c’è da sapere, e che comunque non abbiamo la capacità di ricevere. Per noi, questo comporterà una crescita continua. Dio ha rivelato la verità all’umanità da 6000 anni in una maniera progressiva, MAN MANO che il Suo piano si svolge. Questo è stato spesso sottolineato nel corso degli ultimi anni, in quanto deve essere profondamente radicato in noi. Questo di per sé è una verità importante che aiuta ad affinare un giudizio giusto ed opera nel costruire una fede più forte.

Siamo giudicati da ciò che vediamo – conosciamo e capiamo – in qualsiasi momento nel tempo. Abrahamo e Sara furono giudicati da ciò che Dio aveva dato loro di sapere fino a quel momento nel dispiegarsi del piano di Dio. Non avevano gli insegnamenti che Cristo diede ai suoi discepoli, e non avevano quello che è stato poi aggiunto, quando Dio diede ancora di più attraverso i primi apostoli che doveva essere registrato nel Nuovo Testamento. Non avevano ciò che è scritto nei libri dei Re, né nei Salmi e Proverbi, o quello che fu scritto dai profeti.

Abrahamo e Sara furono giudicati in primo luogo dal loro desiderio e volontà di vivere secondo un “modo di vita fondamentale”, che è stato fondato su due rapporti elementari nella vita – l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo. Loro cercarono di vivere secondo le leggi che Dio gli aveva dato su come amare entrambi. Questa è la parte più importante della vita spirituale di ogni persona. Se le leggi di Dio su come avere un giusto rapporto verso gli altri e verso Dio non sono ciò che regolano il nostro comportamento, allora tutta la conoscenza, la comprensione e la rivelazione profetica che Dio può darci non hanno assolutamente alcun senso (1 Corinzi 13) .

Anche se Abrahamo e Sara non avevano la minima frazione dell’immensità della conoscenza e della comprensione della vastità del piano e proposito di Dio per l’umanità che abbiamo a nostra disposizione oggi, loro saranno molto grandi nel Regno di Dio. Solo questa conoscenza in se stessa dovrebbe scuoterci nell’esaminare comeviviamo e trattiamo il nostro prossimo.

Il desiderio di Dio in noi è quello di trasformare le nostre menti in modo che si possa diventare Elohim. Egli desidera plasmare un giusto giudizio nel nostro modo di pensare – dando alla mente la capacità di formulare giuste conclusioni e prendere decisioni giuste. Alle decisioni giuste ci si arriva basando il nostro giudizio su ogni cosa nella vita attraverso la verità rivelata da Dio a un dato momento nel tempo. Così, Dio ci mette alla prova attraverso il modo in cui Egli ci guida, e attraverso ciò che Egli ci ha rivelato fino a un momento specifico nel tempo.

Ci sono diversi esempi di questo tipo nella Chiesa primitiva. Un esempio importante che fu difficile per alcuni da accettare nei primi tempi della Chiesa, fu la rivelazione di Dio che il vangelo doveva adesso essere predicato ai gentili. Questo era un’insegnamento nuovo che richiese un grande cambiamento nel modo di pensare della maggior parte delle persone nella Chiesa. Questo mise la Chiesa alla prova per vedere se tutti avrebbero continuato a seguire nel cammino che Dio li stava conducendo. La reazione di ogni persona avrebbe determinato la propria capacità di giudicare le varie situazioni in modo giusto nei confronti dei gentili – secondo la nuova verità che Dio aveva loro rivelato.

Questo esempio può oggi essere paragonato a ciò che Dio ha rivelato alla Sua Chiesa circa la vera libertà che è in fase di restauro per le donne, rimuovendole dal tipo di schiavitù che hanno sperimentato nel mondo negli ultimi 6000 anni. Nella Chiesa oggi, e nel Millennio che sta arrivando, le donne non sono cittadini di seconda classe che possono essere trattate come inferiori, o essere considerate dagli uomini come esseri in sottomissione a loro. Tale sottomissione sarebbe solamente giustificata se fosse su un piano spirituale, quando la necessità di amministrare il governo di Dio potrebbe sorgere. In modo simile, ci saranno donne che potranno anche avere la necessità di amministrare il governo di Dio verso un uomo, che a sua volta dovrebbe essere in sottomissione a Dio in un caso del genere. Nella Chiesa, ora e in futuro, Dio sta rimuovendo la “maledizione” che cominciò all’inizio, come conseguenza dei peccati di Adamo ed Eva.

Alcuni nella Chiesa stanno ancora combattendo questo e stanno essendo provati da questo, anche se questa verità cominciò a essere data alla Chiesa più di due anni fa. Questo atteggiamento fa sì che certi mariti a volte “pensano” sia lecito trattare una donna in un modo controllante, indirizzandola in modo autoritario con le loro richieste, come se la sottomissione sia una cosa dovuta, quando in effetti non hanno alcun diritto di comportarsi in questo modo. Non solo non vi è alcun diritto di farlo, ma è anche un peccato. Persino alcuni (molto pochi) uomini nel ministero di Dio sono alle prese con questa nuova e “presente verità”, nel modo in cui reagiscono verso una donna che ha autorità su di loro nella gestione del governo di Dio nella Chiesa. In alcuni casi, vi è più di una donna in autorità su di loro, come una questione di gerarchia nel governo spirituale di Dio. La donna con cui alcuni stanno avendo difficoltà, è stata ordinata profeta, come pure Deborah era un profeta. Questi pochi devono combattere questa battaglia (se si tratta di uno di loro), così come alcuni nella Chiesa primitiva hanno dovuto combattere il loro modo di pensare sbagliato riguardo ai gentili. Uno deve cambiare nel suo modo di pensare man mano che Dio gli rivela più verità, di modo che possa entrare in una maggiore unità e conformità con Lui. Tali cambiamenti, apportati da una nuova rivelazione della verità spesso mettono uno alla prova, in quanto alla propria fedeltà verso Dio e una disponibilità di seguire quando, dove e come Egli conduce.

Così, mentre Dio ci rivela più cose, noi dobbiamo affrontare cambiamenti nel modo in cui pensiamo se vogliamo veramente giudicare le questioni della vita in un modo giusto – secondo le modalità, le norme, le verità e la giustezza della parola di Dio. Non possiamo servire Dio se ci basiamo sulla nostra propria capacità di discernere il bene dal male, la giustizia e l’ingiustizia, la verità dall’errore. Dopo tutto, questo è stato il problema fin dall’inizio.

[La seconda parte de “4 anni e mezzo straordinari” sarà pubblicata al più presto]